Libri e strumenti per la musicoterapia

MAC – Musicoterapia per l’attenzione e la consapevolezza

Streetlib 2016

Musicoterapia recettiva senza interpretazione e senza analisi dei contenuti inconsci. Uno strumento specifico per Musicoterapisti.

Musicoterapia recettiva

Come si sa la Musicoterapia prevede una distinzione molto generale tra Musicoterapia attiva e Musicoterapia recettiva.

MAC consiste in un protocollo di attività che prevede l’ascolto di brani e il coinvolgimento attivo dei partecipanti con lo scopo di potenziare la capacità di attenzione e di migliorare la consapevolezza rispetto l’approccio alla personale esperienza di ascolto musicale.

Un protocollo di attività – Materiali già pronti

Il volume illustra ed esemplifica il protocollo e fornisce i materiali necessari per applicarlo.

Il testo comprende una parte introduttiva in cui vengono illustrate le finalità, le caratteristiche e le specificità del percorso proposto, oltre che gli ambiti di applicazione.

Vengono messi a disposizione materiali pronti per l’utilizzo:

  • schede
  • tabelle per la raccolta dei punteggi
  • grafici per l’analisi dei risultati
  • elenchi dei brani musicali da proporre in tre moduli di attività (per complessive 30 sedute di attività di ascolto).

Indicazioni operative ed esempi di applicazione

Vengono fornite tutte le necessarie indicazioni per l’utilizzo del materiale.

Per rendere più chiaro come utilizzare le schede e come registrare i risultati sono riportati i dati relativi all’esperienza con tre diversi partecipanti.

Scheda progetto

Nell’ultimo capitolo viene messa a disposizione una scheda sintetica che può essere utilizzata per la preparazione di un progetto centrato sull’utilizzo del percorso di ascolto. 

Ambiti di applicazione

Il percorso è stato ideato e sperimentato dall’autrice – musicoterapista professionista in ambito clinico – in più cicli e con buoni risultati con soggetti adulti affetti da diverse forme di disagio mentale, ma può essere utilizzato anche in contesti di minore gravità e all’interno di percorsi formativi, con soggetti motivati a migliorare la propria capacità di attenzione e ad approfondire la consapevolezza rispetto la propria modalità di fruire dell’esperienza dell’ascolto musicale.

Picture of Laura Gamba
Laura Gamba

Scrivo per documentare e per mettere a disposizione un grande capitale di esperienza che potrà essere utile a musicoterapisti, insegnanti e a tutti coloro che desiderano sperimentare il potere della musica nella relazione d’aiuto e nella cura.

TUTTI I LIBRI

STRUMENTI DIDATTICI

ACQUISTA IL LIBRO IN VERSIONE CARTACEA

ACQUISTA IL LIBRO IN VERSIONE DIGITALE

ALCUNI ESTRATTI

  1. ASCOLTO IN MUSICOTERAPIA PER L’ATTENZIONE E LA CONSAPEVOLEZZA
    1. 1.1. Specificità dell’intervento musicoterapico centrato sull’ascolto

   Il materiale di seguito presentato è il risultato dell’esercizio nell’arco di diversi anni della pratica clinica della musicoterapia cosiddetta recettiva nel contesto della riabilitazione psichiatrica. L’opportunità di ‘capitalizzare’ molta esperienza clinica nel corso del tempo ha dato la possibilità di approfondire la riflessione sulla prassi e sul metodo, oltre che sulla finalità e la specificità dell’intervento proposto. Il risultato che si spera di avere raggiunto è quello della definizione di un modulo di attività riabilitativa centrato sull’esperienza dell’ascolto specifico per la musicoterapia, fruibile dal professionista di questa disciplina  il quale, pur operando sempre all’interno di una equipe multiprofessionale, fa riferimento ad un modello di intervento specifico e distinto rispetto altre pratiche riabilitative riconducibili all’ambito delle psicoterapie. Voglio dire che non necessariamente la musicoterapia – e in particolare quella cosiddetta recettiva – deve essere considerata una particolare applicazione della psicoterapia; il musicoterapista  – o musicoterapeuta che dir si voglia – ha una specificità professionale che non si sovrappone a quella di altri professionisti, in questo caso a quella dello psicoterapeuta. Nel quadro del complessivo progetto terapeutico costruito per ogni singolo paziente, il trattamento di musicoterapia ha una propria specificità in merito a obiettivi, modalità di intervento, strumenti di valutazione dei risultati e dell’efficacia del trattamento.

   Come si sa l’intervento musicoterapico può essere messo in atto attraverso due tipi di approccio: quello che prevede l’utilizzo di strumenti musicali e che si avvale delle tecniche del dialogo sonoro e dell’improvvisazione di gruppo e quello che prevede l’ascolto di brani musicali. Nel nostro caso si fa riferimento al secondo tipo di approccio, quello della cosiddetta ‘musicoterapia recettiva’, rispetto il quale già altri colleghi hanno dato significativi contributi riguardo le tecniche relative e la riflessione teorica ad esse sottostante .

   Il presente contributo si colloca direttamente nel campo della prassi musicoterapica e consiste in un modulo di attività che consente di coinvolgere il soggetto non solo nell’esperienza dell’ascolto ma anche nell’analisi dell’esperienza stessa, con la finalità di migliorare la capacità di attenzione e la consapevolezza rispetto la personale modalità di approccio all’esperienza dell’ascolto di musica. L’esperienza dell’ascolto musicale non viene focalizzata sulle emozioni piuttosto che sulle visualizzazioni e conseguentemente sulla verbalizzazione relativa alle stesse. Pur sollecitando il soggetto ad una mentalizzazione e ad una metanalisi, il musicoterapista non si sofferma sull’interpretazione dei contenuti emotivi emersi durante l’esperienza dell’ascolto e non sollecita l’elaborazione degli stessi, accompagna piuttosto il soggetto nell’osservazione sempre più consapevole della propria modalità di accostarsi all’esperienza dell’ascolto e di fruire della stessa. Con questo approccio, specifico per la professionalità del musicoterapista, ci si discosta pertanto dall’asse che porta la musicoterapia ad essere un’applicazione della psicoterapia e in particolare di quella ad orientamento psicodinamico; non ci si addentra nell’analisi e nell’interpretazione dei contenuti emersi mettendoli in relazione con la vicenda personale, interiore, familiare, immaginaria o reale che sia, semplicemente si accompagna il soggetto nell’osservazione della personale esperienza di ascolto. Il soggetto avrà così modo di capire quanto nella propria modalità di ascolto hanno spazio le emozioni, piuttosto che i ricordi o le fantasie, la compartecipazione a livello fisico attraverso sensazioni, movimento, voce; il soggetto riconoscerà in sé la tendenza o meno ad analizzare facendo riferimento a criteri musicali (nel caso di musicisti ma anche di ascoltatori non necessariamente esperti, che prestano comunque attenzione al genere, al periodo storico, allo stile, al timbro degli strumenti, alla prevalenza del ritmo piuttosto che della melodia etc). Questi aspetti, qui soltanto accennati, verranno poi chiariti ed esemplificati nella descrizione del materiale proposto.